venerdì 9 giugno 2017

Colognola: non solo scuola di Francese?

[FONTE INFOGRAFICA]
Insegnamento della seconda lingua straniera, oltre al Francese: tocca ai genitori dell'IC di Colognola ai Colli scegliere.

Come e perché i genitori di Colognola ai Colli incideranno sull'insegnamento della seconda lingua straniera nella scuola? Su quali criteri basare la scelta della lingua per il proprio figlio? Entro quando?

Quest'anno scolastico, uno dei temi gettonati è stato quello dell'ampliamento dell'offerta linguistica. Ne abbiamo parlato al Consiglio di Interclasse di novembre 2016 e ai Consigli di Istituto di aprile e maggio 2017. Alcuni genitori hanno raccolto delle firme per promuoverlo. Ma l'occasione che ha dato gambe all'iniziativa del sondaggio, è stata l'opportunità teorica (per ora non ancora realizzabile) di avviare un'altra classe nella scuola secondaria. Per questo il Comitato Genitori (CG) ha promosso l'iniziativa del sondaggio di preferenza.

Perché

L'occasione che ha dato gambe all'iniziativa del sondaggio è stata l'opportunità di avviare un'altra classe nella scuola secondaria. Risorse permettendo, la classe si avvantaggerebbe dell'insegnamento di una seconda lingua straniera anche diversa dall'attuale. Questo è stato sufficiente a dar forza all'iniziativa proposta dal CG, attraverso i propri rappresentanti in Consiglio: sondare la preferenza dei genitori sulla possibilità dell'adozione di un'altra seconda lingua straniera (l'Inglese è la prima).

I dati raccolti dal sondaggio potranno essere aggregati, anche per classi: quelle delle classi quinte, ci indicheranno una probabile intenzione di iscrizione alla classe prima della scuola secondaria dell'anno prossimo - le classi inferiori, saranno utili a proiettare le intenzioni per gli anni futuri.

Come

Fatto salvo dell'importanza dell'Inglese come prima lingua straniera (e ovviamente dell'Italiano!), sciegliere la seconda lingua straniera per i nostri figli non è scontato. All'Assemblea dei Genitori di maggio, abbiamo provato a iniziare il discorso. A questo proposito consideriamo utili le informazioni dateci dalla dirigenza, anche attraverso il docente Marco Carcereri, nel suo intervento in assemblea a nome della Dirigenza.

La Dirigenza ha sottolineato che se la nuova classe partirà con la lingua attuale (il Francese), probabilmente basterà aggiungere ore alla docente di ruolo, avvantaggiandoci così della sua esperienza e riconosciute capacità. Se si introducesse una lingua diversa (Spagnolo o Tedesco), l'insegnante che verrà per due ore, per una nuova classe, non sarà di ruolo e non sarà di facile assegnazione da parte del ministero. In particolare per il Tedesco, secondo la Dirigenza, si tratta di una lingua che ha in seno il rischio di risultare tanto difficile da non dare soddisfazione agli obiettivi didattici [a tal punto che, pur essendone l'insegnamento abbastanza diffuso nella nostra provincia, alcuni istituti comprensivi stanno valutando di optare per lingue diverse - n.d.r.].

Erika Buratti, che ha approfondito la questione per il CG, ci ha aiutato a comprendere meglio l'argomento da un punto di vista didattico. Ci ha spiegato come l'apprendimento delle lingue straniere, nelle scuole degli ordini che assolvono all'obbligo dell'istruzione, sia finalizzato non solo all'apprendimento di aspetti puramente pratici ma, soprattutto, all'acquisizione di un apertura mentale e ad un atteggiamento critico nei confronti della società. In tal senso, l'introduzione della seconda lingua straniera alla scuola secondaria di primo grado, concorre alla piena formazione dei ragazzi in un'azione sinergica con le altre discipline tutte [vedi dettami ministeriali].

Fra i genitori, potremmo dire che sin dall'inizio dell'anno scolastico, si è animato un dibattito permanente sull'utilità della lingua rispetto il mondo del lavoro globalizzato, ma anche pensando al Veneto o a Verona. In conclusione, ci si è divisi nel far prevalere un criterio economico-politico e orientarsi quindi verso lingue utili nel lavoro di domani, piuttosto che aderire a un criterio didattico, che guidi verso lingue più apprendibili e con maggiore cultura comunitaria. Meglio un "consolidato e comunitario" Francese; un "facile e diffuso" Spagnolo; oppure un "difficile ma profittevole" Tedesco? E ancora: meglio propendere alla seconda lingua eventualmente già parlata in famiglia, oppure verso un'altra, ad ulteriore arricchimento?

Quando

All'assemblea ci siamo lasciati con la proposta di organizzare un incontro di approfondimento specifico con esperti a riguardo. Nel frattempo, però, a noi genitori, spetta il compito di fornire delle prime indicazioni al Consiglio di Istituto per le "classi prime di domani". Ecco perché, per chi non l'avesse ancora fatto, è importante consegnare il sondaggio entro il 17 giugno 2017 in segreteria o spedirlo via email. Buona compilazione!

I genitori del Comitato

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