(di M. Trainotti)
Continua l'iter di approvazione della riforma della Scuola. Abbiamo cercato di capire cosa cambia e quali impatti si avranno a livello del nostro istituto e soprattutto come si evolverà il ruolo dei genitori.
È chiaro che tale insieme di articoli non è ancora legge, perché deve avere l’approvazione del Senato della Repubblica, un altro passaggio alla Camera dei Deputati e la firma del Presidente della Repubblica Italiana. Le novità possono cambiare radicalmente la Scuola. La nostra idea sarebbe quella di organizzare un incontro/dibattito e discutere con docenti, dirigenti, genitori e politici.
Questo articolo nasce da una lettura del sito ufficiale, ma siamo sempre disponibili a pubblicare tesi e visioni differenti; per questo, vi incoraggiamo a contattarci e commentare anche questo articolo. Ma ora vediamo in sintesi cosa è stato introdotto con questo nuovo disegno di legge.
- Finanziamento aggiuntivo di 3 miliardi
- Piano straordinario di assunzioni
- Autonomia scolastica
- Formazione e aggiornamento dei docenti
- Da Dirigente scolastico a Leader educativo
- Maggiore spazio a discipline linguistiche, arte, musica, diritto, economia e discipline motorie
- Alternanza scuola-lavoro
- La scuola trasparente
- School bonus
Finanziamento Aggiuntivo di 3 miliardi
Il disegno di legge (Ddl) prevede un finanziamento aggiuntivo di 3 miliardi a regime sul capitolo istruzione e un piano straordinario di assunzioni per poter dare alla scuola i docenti di cui ha bisogno e tirare una linea con il passato sul tema del precariato storico. Dal 2016 si assume solo per concorso. Si danno gli strumenti finanziari e operativi a dirigenti scolastici e docenti per poterla realizzare.- Più soldi: viene raddoppiato il Fondo di funzionamento delle scuole.
- Più risorse umane: con il piano assunzioni ogni istituto avrà in media 7 docenti in più per i progetti e il potenziamento dell’offerta.
Piano straordinario di assunzioni
Il Ddl dà il via libera ad un Piano straordinario di assunzioni per il 2015/2016 per coprire le cattedre vacanti e creare l’organico dell’autonomia. Oltre 100 mila insegnanti saranno assunti a settembre 2015. Dopo si torna ad assumere per concorso.
Grazie alle assunzioni, la scuola avrà l'8% di docenti in più, per una media di 7 per ciascuna istituzione scolastica. Il disegno di legge pone un limite alla reiterazione dei contratti a termine: non si potrà andare oltre i 36 mesi anche non continuativi per evitare la creazione di nuovi bacini di precari e rispettare le normative europee. Il calcolo dei 36 mesi si applica a partire dai contratti stipulati dal prossimo anno scolastico, il 2015/2016. La regolarità dei concorsi garantirà la possibilità a chi fa supplenze ed è abilitato di poter entrare a tempo indeterminato nell'organico dei docenti.
Grazie alle assunzioni, la scuola avrà l'8% di docenti in più, per una media di 7 per ciascuna istituzione scolastica. Il disegno di legge pone un limite alla reiterazione dei contratti a termine: non si potrà andare oltre i 36 mesi anche non continuativi per evitare la creazione di nuovi bacini di precari e rispettare le normative europee. Il calcolo dei 36 mesi si applica a partire dai contratti stipulati dal prossimo anno scolastico, il 2015/2016. La regolarità dei concorsi garantirà la possibilità a chi fa supplenze ed è abilitato di poter entrare a tempo indeterminato nell'organico dei docenti.
Autonomia Scolastica
Agli studenti viene garantita un'offerta formativa più ricca che guarda alla tradizione con più Musica, Arte, ma anche al futuro con più lingue, competenze digitali, Economia. L'intera comunità scolastica - famiglie e studenti compresi, comitato genitori e rappresentanti nei vari organi collegiali quali consiglio interclasse e consiglio istituto - sarà coinvolta nell'elaborazione del Piano dell'offerta formativa (Pof) della propria scuola. Il Pof è il documento costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle scuole. Nel Ddl ci sono risorse specifiche per la formazione e l’aggiornamento dei docenti e per la loro valorizzazione.
Il Ddl consente di realizzare l’autonomia scolastica, assegnando maggiori strumenti ai dirigenti delle scuole per chiedere e gestire risorse umane, tecnologiche e finanziarie. Le istituzioni scolastiche avranno un organico potenziato, l'organico dell'autonomia per coprire le cattedre vacanti, rispondere alle nuove esigenze didattiche, organizzative e progettuali, potenziare l’offerta formativa, combattere la dispersione scolastica, rendere la scuola più inclusiva, eliminare le supplenze più dannose, anno dopo anno, per la continuità della didattica. Le scuole, d’ora in poi, potranno indicare allo Stato il fabbisogno di docenti e strumenti per attuare i loro Pof. I Pof diventano triennali e vengono elaborati con la partecipazione di tutte le componenti della scuola: il Pof è elaborato dal Collegio dei docenti, sulla base degli indirizzi definiti dal Dirigente scolastico, ed è poi approvato dal Consiglio di circolo o d’Istituto dove sono presenti anche le famiglie e, alle superiori, gli studenti. È importante essere pro-attivi come rappresentanti e genitori, con un comitato genitori come luogo ideale per discutere ed elaborare proposte.
Viene raddoppiato il Fondo di funzionamento delle scuole che passa dai 111 milioni attuali ad oltre 200 con uno stanziamento di 126 milioni in più all'anno dal 2016. Risorse che servono alle scuole per comprare tutto quello di cui hanno bisogno per didattica e attività amministrative. Continua l'investimento dello Stato sull'edilizia scolastica, con fondi ad hoc per gli interventi di manutenzione, ma anche per la costruzione di strutture innovative.
Il Ddl consente di realizzare l’autonomia scolastica, assegnando maggiori strumenti ai dirigenti delle scuole per chiedere e gestire risorse umane, tecnologiche e finanziarie. Le istituzioni scolastiche avranno un organico potenziato, l'organico dell'autonomia per coprire le cattedre vacanti, rispondere alle nuove esigenze didattiche, organizzative e progettuali, potenziare l’offerta formativa, combattere la dispersione scolastica, rendere la scuola più inclusiva, eliminare le supplenze più dannose, anno dopo anno, per la continuità della didattica. Le scuole, d’ora in poi, potranno indicare allo Stato il fabbisogno di docenti e strumenti per attuare i loro Pof. I Pof diventano triennali e vengono elaborati con la partecipazione di tutte le componenti della scuola: il Pof è elaborato dal Collegio dei docenti, sulla base degli indirizzi definiti dal Dirigente scolastico, ed è poi approvato dal Consiglio di circolo o d’Istituto dove sono presenti anche le famiglie e, alle superiori, gli studenti. È importante essere pro-attivi come rappresentanti e genitori, con un comitato genitori come luogo ideale per discutere ed elaborare proposte.
Viene raddoppiato il Fondo di funzionamento delle scuole che passa dai 111 milioni attuali ad oltre 200 con uno stanziamento di 126 milioni in più all'anno dal 2016. Risorse che servono alle scuole per comprare tutto quello di cui hanno bisogno per didattica e attività amministrative. Continua l'investimento dello Stato sull'edilizia scolastica, con fondi ad hoc per gli interventi di manutenzione, ma anche per la costruzione di strutture innovative.
Formazione e aggiornamento dei docenti
Arriva la Carta elettronica per l’aggiornamento e la formazione dei docenti, un voucher di 500 euro all'anno da utilizzare per l'aggiornamento professionale attraverso l’acquisto di libri, testi, strumenti digitali, iscrizione a corsi, l’ingresso a mostre ed eventi culturali. La formazione in servizio diventa obbligatoria e coerente con il Pof della scuola e con le priorità indicate dal Ministero. Per la formazione in servizio viene previsto per la prima volta uno stanziamento strutturale: 40 milioni di euro all'anno.
Viene istituito un fondo da 200 milioni all'anno per la valorizzazione del merito del personale docente. La distribuzione alle scuole terrà conto dei territori con maggiori criticità educative. Ogni anno il dirigente scolastico assegnerà i fondi ai docenti tenendo conto dei criteri stabiliti, in base a linee guida nazionali, da un apposito nucleo di valutazione interno alla scuola di cui fanno parte anche genitori e studenti.
Viene istituito un fondo da 200 milioni all'anno per la valorizzazione del merito del personale docente. La distribuzione alle scuole terrà conto dei territori con maggiori criticità educative. Ogni anno il dirigente scolastico assegnerà i fondi ai docenti tenendo conto dei criteri stabiliti, in base a linee guida nazionali, da un apposito nucleo di valutazione interno alla scuola di cui fanno parte anche genitori e studenti.
Da Dirigente scolastico a Leader educativo
I prèsidi diventano leader educativi: meno burocrazia e più attenzione all'organizzazione della vita scolastica. Dovranno essere i promotori del Pof della propria scuola che viene poi elaborato dagli organi collegiali. I dirigenti avranno la possibilità di mettere in campo la loro squadra individuando, sui posti che si liberano ogni anno, i docenti più adatti, per curriculum ed esperienza fatta. La scelta dei docenti da parte dei presidi avviene all'interno di ambiti territoriali - a regime di dimensione inferiore al territorio della Provincia - predisposti dagli Uffici Scolastici Regionali. Negli ambiti territoriali confluiscono i nuovi assunti: quest'anno i docenti del Piano straordinario, dal prossimo i vincitori di concorso. È lo Stato e non il dirigente scolastico ad assumere gli insegnanti. Solo dopo l'assunzione i docenti vengono individuati dalle scuole sulla base dell'offerta che vogliono garantire agli studenti. Le operazioni avverranno in modo trasparente: i prèsidi renderanno pubbliche, attraverso il sito della loro scuola, tutte le informazioni relative agli incarichi conferiti. Il loro operato sarà sottoposto a valutazione. Una valutazione che influirà anche sulla loro retribuzione aggiuntiva.
Maggiore spazio a discipline linguistiche, arte, musica, diritto, economia e discipline motorie
Il Ddl prevede il miglioramento dell’offerta formativa sempre più declinata in base alle esigenze degli studenti e coerente con la necessità di orientarli al futuro. Con la Buona scuola ci sarà il potenziamento delle competenze linguistiche: l’Italiano per gli studenti stranieri e l’Inglese per tutti (anche con materie generaliste insegnate in lingua). Vengono potenziate poi: Arte, Musica, Diritto, Economia, Discipline motorie. Viene dato più spazio all'educazione ai corretti stili di vita e si guarda al domani attraverso lo sviluppo delle competenze digitali degli studenti - pensiero computazionale, utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media. Alle superiori, il curriculum diventa flessibile: le scuole attiveranno materie opzionali per rispondere alle esigenze dei loro ragazzi. Le competenze maturate dagli studenti, anche in ambito extra scolastico, come volontariato, attività sportive, culturali, musicali, saranno inserite in un apposito curriculum digitale che conterrà informazioni utili per l'orientamento e l'inserimento nel mondo del lavoro.
Alternanza Scuola-Lavoro
Almeno 400 ore nell’ultimo triennio dei tecnici e dei professionali e 200 in quello dei licei. L'alternanza scuola lavoro esce dall'occasionalità e diventa strutturale grazie ad uno stanziamento di 100 milioni all'anno. Si farà in azienda, ma anche in enti pubblici, musei, si potrà fare anche d'estate e all'estero. Sarà predisposta una Carta dei diritti e dei doveri degli studenti in alternanza. È previsto che i ragazzi partecipanti possano esprimere una valutazione sull'efficacia dei percorsi effettuati.
Sarà istituito un Registro nazionale dell’alternanza in cui saranno visibili enti e imprese disponibili a svolgere questi percorsi. Sempre per rendere coerente la formazione con l’orientamento al futuro una parte dei fondi che lo Stato stanzia per gli Istituti tecnici superiori sarà legata (per il 30%) agli esiti dei diplomati nel mondo del lavoro. Altri 90 milioni vengono stanziati subito per l’innovazione didattica e la creazione di laboratori territoriali, aperti anche di pomeriggio, per orientare i giovani al lavoro e da utilizzare come strumento di contrasto alla dispersione. Sul digitale e l'innovazione l'investimento diventa permanente: dopo i primi 90 milioni ce ne saranno altri 30 all'anno a partire dal 2016.
Sarà istituito un Registro nazionale dell’alternanza in cui saranno visibili enti e imprese disponibili a svolgere questi percorsi. Sempre per rendere coerente la formazione con l’orientamento al futuro una parte dei fondi che lo Stato stanzia per gli Istituti tecnici superiori sarà legata (per il 30%) agli esiti dei diplomati nel mondo del lavoro. Altri 90 milioni vengono stanziati subito per l’innovazione didattica e la creazione di laboratori territoriali, aperti anche di pomeriggio, per orientare i giovani al lavoro e da utilizzare come strumento di contrasto alla dispersione. Sul digitale e l'innovazione l'investimento diventa permanente: dopo i primi 90 milioni ce ne saranno altri 30 all'anno a partire dal 2016.
La scuola trasparente
Il Ddl prevede la creazione di un Portale unico dei dati della scuola con la pubblicazione di tutte le informazioni relative al sistema di istruzione: bilanci delle scuole, anagrafe dell’edilizia, Pof, dati dell'Osservatorio tecnologico, Cv degli insegnanti, incarichi di docenza. Uno strumento di trasparenza nei confronti dei cittadini e di responsabilizzazione degli istituti.
School Bonus
Con lo school bonus, chi farà donazioni a favore delle scuole per la costruzione di nuovi edifici, per la manutenzione, per la promozione di progetti dedicati all'occupabilità degli studenti, avrà un beneficio fiscale: un credito di imposta al 65% in sede di dichiarazione dei redditi. Cambia l’approccio all’investimento sulla scuola: ogni cittadino viene incentivato a contribuire al miglioramento del sistema scolastico. Scatta poi la detraibilità delle spese sostenute dalle famiglie i cui figli frequentano una scuola paritaria.
Il Ddl assegna poi la delega al governo a legiferare in diversi ambiti fra cui il diritto allo studio, il riordino delle norme in materia di scuola, la promozione dell'inclusione scolastica, le modalità di assunzione e formazione dei dirigenti scolastici, la creazione di un sistema integrato di educazione e di istruzione 0-6 anni.
Marco Trainotti
Portavoce del comitato genitori
IC Colognola ai Colli
Fonti e approfondimenti:
Nessun commento:
Posta un commento